Ragdoll Tradizionale

Cominciamo col dire che un Ragdoll, tradizionale o non tradizionale,  per essere definito tale deve essere in possesso del pedigree registrato in un delle associazioni autorizzate dal Ministero, una sorta di carta d’ identità che ne certifica la razza e la genealogia.

Per distinguere un ragdoll tradizionale da un ragdoll non tradizionale bisogna risalire a tutti gli antenati fino ai gatti fondatori.

Per capire meglio dobbiamo andare un po’ indietro nel tempo fino alle origini del Ragdoll.

Il Ragdoll non è una razza naturale ma è stata creata negli 60 da un’allevatrice Californiana di nome Ann Baker partendo da una gattina simil persiana di nome Josephine, considerata la capostipite di tutti i ragdoll.

Con chi si accoppiò la prima volta Josephine sappiamo molto poco, forse un gatto point guantato. Le vere origini sono sempre state avvolte dal mistero.

Sappiamo però che da Jospephine e questo gatto sconosciuto nacquero dei cuccioli con un temperamento particolarmente dolce e rilassato tanto da spingere l’allevatrice a proseguire nella selezione e addirittura ottenerne un brevetto .

Ann baker fece un lungo e attento lavoro di selezione al fine di ottenere le tre varietà che conosciamo, ovvero mitted , bicolor e colorpoint, nei colori seal, blu, chocolate e lilac.

Il Ragdoll selezionato alle origini presentava solo queste tre varietà e questi quattro colori.

Negli corso degli anni 80 e 90 furono permessi incroci con altre razze, con l’intento di allargare il pool genetico o semplicemente per ottenere nuovi colori e nuovi disegni. Questi ragdoll non sono considerati tradizionali.

Il Ragdoll tradizionale deve:

-risalire ai tre gatti fondatori (tra cui Josephine)

-non deve avere nella sua genealogia ragdoll rossi, crema, tortie, torbie, tigrati, solidi, mink e sepia.

-nessun gatto non tracciabile

-nessun incrocio con altre razze (persiani, balinesi, birmani e altro ancora).

Il ragdoll non tradizionale invece si può fenotipicamente presentare nei colori tradizionali ma può anche essere rosso, crema, tigrato o tortie o averli tra gli antenati (colori considerati nuovi ed ottenuti attraverso incroci con altre razze).

Ad oggi la maggior parte dei ragdoll ha pedigree non tradizionale, sono pochi in Italia e all’estero gli allevatori che continuano a preservare, seppur con difficoltà, queste antiche e preziose linee senza incroci con altre razze.

Si tratta comunque di scelte allevatoriali entrambe degne di rispetto, purché si allevi con scienza e coscienza, nel pieno rispetto della salute, del carattere e dello standard di questa razza unica e meravigliosa.

Link utili:

https://pawpeds.com/ Uno strumento utile e di libera consultazione con un database importante per chi alleva oppure per chi semplicemente vuole conoscere gli avi del proprio pet

www.original-ragdoll.ch/ per chi volesse approfondire le origini del Ragdoll. Il sito è curato dal Vdor svizzero che detiene un datatbase importante per chi alleva i tradizionali